INTERVISTA A STEFANO MOSCA

Stefano Mosca, Manager nel settore turistico e dei beni culturali, dal 2019 Direttore Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba

D. La Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba non si è arrestata davanti alla situazione di emergenza sanitaria. Dottor Mosca, può spiegarci come avete affrontato la manifestazione quest’anno e se ne siete rimasti soddisfatti? Prevede dei cambiamenti nell’organizzazione delle future edizioni?

R. «L’Ente Fiera progetta l’evento con grande anticipo e nella prima fase della pandemia era già definito il programma dell’edizione 2020. Si è investito molto tempo sulla comprensione della situazione e sull’analisi dei possibili scenari di medio periodo per poi procedere alla progettazione di differenti ipotesi di format, partendo subito con la definizione di una versione digitale. La budgettizzazione e i cronoprogrammi sono stati stravolti rispetto gli standard del passato, introducendo sia nuove modalità di offerta digitale che nuove risorse per la Safety&Security e i Protocolli Covid -19. L’approfondimento in fase di analisi ci ha fatto trovare pronti ad avviare l’evento in presenza, con un’area espositori completamente rivista e il consolidamento in linea con le disposizioni Covid delle tradizionali offerte esperienziali: Cooking Show, Analisi Sensoriali sul Tartufo e Degustazioni di vini, e con l’introduzione del “Truffle Hub” presso il Castello di Roddi, ovvero l’hub digitale realizzato in collaborazione con Microsoft, attraverso il quale abbiamo colloquiato con il mondo. Il programma della Fiera prevedeva l’apertura al pubblico dal 10 ottobre all’8 dicembre ogni fine settimana. Con il succedersi dei DPCM emanati siamo riusciti a offrire tre settimane di eventi in presenza per poi convertire tutte le attività in digitale riuscendo così a garantire al pubblico nove settimane di eventi.
Il bilancio è sicuramente positivo, oltre che per i turisti durante l’apertura in presenza, anche per la flessibilità e la reattività dimostrata nell’innovare il format ed adeguarlo costantemente agli eventi.
Siamo inoltre soddisfatti di aver concluso l’evento con il lancio di un grande progetto che rappresenta il nuovo corso della manifestazione: “Dawn to Earth” un laboratorio sul tema della sostenibilità che collegherà idealmente Alba con il resto del pianeta alla ricerca dei game changer di ogni continente. La Fiera, grazie al Tartufo Bianco d’Alba, sarà il luogo di incontro degli attori dei migliori progetti a sfondo etico nell’alimentazione nella biodiversità così come dell’ICT o dell’alta finanza.
Per le future edizioni, la Fiera aumenterà ulteriormente il contenuto culturale e continuerà ad investire sulla digitalizzazione dell’evento. Accanto alle esperienze in presenza verranno mantenuti eventi digitali cercando di cogliere al meglio le opportunità che il 2020 ci ha presentato con un’ulteriore spinta all’innovazione».