INTERVISTA A ROBERTO NELLI

Docente dell’Università Cattolica di Milano, Direttore scientifico del Laboratorio di Analisi del Mercato Congressuale Internazionale (LAMCI) sviluppato presso ASERI-Alta Scuola in Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica, dal 2015 responsabile scientifico dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi promosso da Federcongressi&eventi e realizzato presso ASERI.

D. Professor Nelli, l’impatto dell’epidemia Covid-19 non ha precedenti sul settore della meeting industry ed è difficile oggi parlare di dati riferiti all’attività di un anno fortemente positivo come fu il 2019. Volendo analizzare la situazione partendo dal “prima”, ci può spiegare qual era lo scenario fino allo scorso anno?

R. «Prima dell’improvvisa battuta d’arresto a causa dell’emergenza COVID-19, il mercato dei congressi e degli eventi in Italia era cresciuto in termini di numero di eventi a un tasso di incremento medio annuo (CAGR) del 4,1% nel periodo dal 2014 al 2019, registrando un aumento considerevole specialmente nel Nord Ovest (CAGR = +8%).
Ancora maggiormente positivo l’andamento delle presenze che, in seguito all’incremento del numero di partecipanti (CAGR = +3,7%) e all’aumento ancora più sostenuto del numero di giornate (CAGR = +7,3%), hanno registrato una crescita complessiva nel periodo del 7,3% medio annuo. La ripartizione del numero di eventi in base alla provenienza geografica dei partecipanti presentava un andamento solo lievemente oscillante negli anni; tuttavia, nel 2019 si erano riscontrati segnali di una ripresa degli eventi internazionali che, dopo il forte incremento degli anni 2015 e 2016 dovuto a EXPO2015 e il successivo decremento per due anni consecutivi (tanto che nel 2018 rappresentavano il 10,4% dei partecipanti totali), avevano di nuovo aumentato il proprio peso percentuale ottenendo nel 2019 una quota del 12,9%.
Un altro trend emerso negli ultimi anni era costituito da una crescente focalizzazione del mercato nelle sedi maggiormente specializzate. Infatti, nel periodo 2014-2019 i centri congressi hanno visto una crescita del numero di eventi superiore alla media nazionale (CAGR = +5,2%) e hanno migliorato notevolmente il proprio posizionamento in termini di partecipanti ospitati (CAGR = +11,3%), raggiungendo nel 2019 il valore più alto del numero medio di partecipanti per evento (pari a 271,5). Al contrario, gli alberghi congressuali, che rappresentano la tipologia di sede maggiormente presente in Italia, hanno accresciuto il numero di eventi in media come tutte le sedi, ma hanno ottenuto negli anni un numero di persone per evento decrescente, toccando il valore minimo nel 2019 (con 47,1 partecipanti per evento)».